Virgenes


In questa seconda esposizione presso la Tipografia Bertoldi, Massimiliano Pezzolini accompagna sguardo e pensiero dell’osservatore a ritroso nel tempo, in un percorso immaginario che fa tappa nel campo semiotico delle simbologie ancestrali mediterranee.

 

Il viaggio ha inizio nell'archetipo della Dea Madre, in quell'insieme di elementi e immagini incrollabili a cui l'inconscio umano collettivo, tanto nel bacino mediterraneo quanto in altre civiltà lontane, torna costantemente a cercare riferimento. Il prezioso gruppo di lavori realizzati dall'artista ci conduce al culto religioso, più mariano che cristiano, che anima da secoli l'intera penisola iberica e che trova nel misticismo e nell'intensità espressiva delle “Vírgenes” spagnole la sua più singolare e sontuosa forma di rappresentazione artistica. Pezzolini tratteggia un elegante compendio visivo e una personale rilettura delle circa 55000 iconografie venerate in Spagna in cinque opere di grande pregio tecnico e artistico. All’intensità cromatica (o monocromatica, nel caso della coppia di Vergini blu e rossa) dell’acquerello, alterna fitti tessuti chiaroscurali (“Icona Lacrimosa” e “Santa Maria del Mar”) in un magistrale esercizio di grafite e matita gessosa, dando così vita ad una calibrata fusione stilistica sospesa fra l’opulenza decorativa propria del linguaggio gitano/andaluso e la razionalità compositiva che ritroviamo nei manifesti del miglior Liberty di Alfred Mucha o nella rigida geometrizzazione di linee fitomorfe che ha caratterizzato la produzione dei più grandi artisti del Secessionismo Viennese di inizio ‘900. Un raffinato itinerario fra tradizione e antropologia culturale, sacralità istituzionale e paganesimo, citazioni stilistiche e sentimento personale dell’artista.

 

 

presentazione scritta da Chiara Caccialanza per la mostra "Turris Eburnea".